Ieri ero sullo scollinamento del S.Cristina a vedere la tappa del Giro d’Italia. Inutile e banale ribadire quanto sia affascinante seguire la corsa rosa, ma vorrei soffermarmi sui tre passaggi di corridori che mi hanno emozionato di più.
- VINCENZO NIBALI. Conoscete il proverbio che recita “Con la bava alla bocca”, per indicare la determinazione di chi sta superando i propri limiti per ottenere un obiettivo. Quando è passato Vincenzo, il proverbio era realtà. Strepitoso constatare che questa meraviglia del ciclismo italiano, alla sua ultima stagione, sia ancora in grado di dare più del 100% per rendere felici i suoi tifosi e per appagare il proprio sconfinato orgoglio.
- GIULIO CICCONE. Alcuni ciclisti sono più sensibili di altri. Non voglio avere la presunzione di leggere nella mente di un corridore che mi passa accanto per pochi secondi, ma per quanto ho visto ieri mi azzardo: Giulio era al giro per fare classifica e non ci è riuscito. Ha vinto una grande tappa, è vero, ma ieri, ancora una volta, è arrivato in cima molto attardato. Non so che accoglienza temesse di ricevere da parte del pubblico, ma sono certo sia rimasto sorpreso dall’essere accolto dal boato della folla. Era emozionato, e sicuramente molto riconoscente, quasi non si aspettasse di essere così amato.
- VDP. Quando ormai hai visto tutto e aspetti solo il gruppetto dei velocisti, quando le facce di chi passa sono tanto sfigurate da non aver alcuna voglia o energia per scherzare o per interagire col pubblico, ecco che arriva lui, impennando e tenendo la bicicletta con una mano sola, su una salita oltre il 10%. Mitico VDP, sei il re del ciclismo che mi piace.
