Il #biketowork con cui molti oggi si riempiono la bocca è il figlio naturale del #biketoschool.
Se in una scuola con 300 bambini ci sono solo due biciclette nelle rastrelliere (una è quella di mia figlia) è inutile continuare a parlare di sostenibilità, risparmio, ambiente, salute.
Stiamo insegnando ai nostri figli che l’automobile è l’unico mezzo di trasporto possibile, anche per percorrere poche centinaia di metri.
La sicurezza è un fattore, ma non deve diventare una scusa: come i piccoli ciclisti devono imparare a circolare rispettando il codice, gli automobilisti devono rassegnarsi a non essere i padroni assoluti della strada e devono riabituarsi alla presenza di biciclette e altri mezzi di trasporto; solo attraverso la consapevolezza si migliora la sicurezza di tutti.
La mia generazione andava a scuola a piedi e in bicicletta. E non ditemi che ai nostri tempi le strade erano più sicure perché sono cazzate. Le automobili non avevano i sistemi di sicurezza che oggi sono di serie, le strade e la viabilità erano semplicemente imbarazzanti.
Nel paese dove sono cresciuto era la jungla. La stretta strada in cui mi immettevo uscendo dal mio cortile, per altro in curva, era cieca e a doppio senso. Oggi ci sono le strisce pedonali, i dossi, gli specchietti, il marciapiede ed è a senso unico.
Ma soprattutto, nell’Italia degli anni ’80 la bicicletta era ancora parte integrante della nostra cultura e gli automobilisti, consapevoli della presenza dei ciclisti, avevano un occhio di riguardo.
Cosa si può fare?
Riprendo un concetto che ho già espresso in passato: nei paesi del Nord hanno dimostrato che all’aumentare del numero di ciclisti in strada diminuisce il numero di incidenti che li coinvolge. Quindi, il modo migliore per recuperare il frammento di cultura perduto è rimettersi in sella e partire.
Nel frattempo, è spesso possibile raggiungere in sicurezza posti di lavori e scuole. Non sempre, lo ammetto, ma con testa, prudenza ed equipaggiamento si può senz’altro viaggiare minimizzando i rischi: scelta di percorsi ciclabili, sentieri, strade a bassa percorrenza o con carreggiate ampie, biciclette integre e funzionanti, rispetto delle regole, velocità moderata, casco e dispositivi per essere sempre ben visibili, come luci, catarifrangenti o corpetti ad alta visibilità.
Partendo dai nostri bambini. Scoprirete con stupore che andranno a scuola più volentieri.
