Quando desidero farmi del male faccio un giro sulle pagine Facebook di cronaca locale e commento i post in cui, in caso di incidenti che coinvolgono i ciclisti, questi ultimi vengono accusati di essere sempre i veri responsabili, anche se ormai giacciono al camposanto dopo essere stati investiti da un’auto passata col rosso.
Mi sono imbattuto in un episodio in cui, in orario di entrata a scuola, un automobilista ha investito due bambine sulle strisce pedonali. Quello che mi ha stupito è stato il numero irrisorio di commenti; addirittura una signora ha scritto che la colpa non era dell’automobilista, che andava piano, ma dell’assenza del vigile, e comunque le bimbe non erano in pericolo di vita. Come se la gravità di un episodio simile dipendesse dai danni causati e non dalle circostanze.
La mia opinione, senza ovviamente conoscere i dettagli, è che sia comunque un episodio gravissimo che deve servire da monito e per sensibilizzare. Lo dico da essere umano e da padre di due bambine che vanno a scuola.
Ma cosa sarebbe successo se fosse stato un ciclista a investire due bambine sulle strisce? Ve lo dico io senza timore di essere smentito: ci sarebbe stata una shitstorm. Però è stato un automobilista, quindi un membro della ‘maggioranza’, quindi tutto normale e va bene così.
Ho commentato dicendo di essere sorpreso per i pochi commenti indignati vista la gravità dell’episodio. Una persona, che pure conosco, ha definito il mio commento ‘inopportuno’ e successivamente mi ha pure dato dell’idiota. Solo pochi giorni fa, sulla stessa testata, una notizia in cui un ciclista ha picchiato sul cofano di un’auto dopo una banale lite in strada ha scatenato centinaia di commenti.
Perché due bambine investite fanno meno rumore di un ciclista che picchia su un cofano? E comunque non bisogna preoccuparsi, perché le bimbe stanno bene. Stavolta.