I CICLISTI POSSONO ANDARE CONTROMANO? POSSONO ATTRAVERSARE SULLE STRISCE SULLA BICICLETTA? SONO SEMPRE OBBLIGATI A TENERE LA DESTRA?

Premessa: la risposta non è né sì né no e ci sono talmente tante variabili nella legislazione che spesso le controversie finiscono in tribunale, anche con sentenze che sembrano contrastanti tra loro.

Tuttavia, la cosa su cui vorrei concentrarmi è che la risposta alle tre domande non è, come la maggior parte della gente pensa, un no categorico. Ancora una volta baso questa affermazione sulle mie esperienze dirette in alcune discussioni sui social che ormai mi vedono spesso protagonista e praticamente sempre in minoranza assoluta.

Ho smesso infatti di frequentare gli spazi online dedicati ai ciclisti: lì siamo tutti d’accordo e ce la contiamo solo tra di noi. Non serve a nulla; se vogliamo migliorare la nostra sicurezza sulle strade dobbiamo far sentire la nostra voce negli spazi dove gli automobilisti, magari spinti e influenzati da qualche hater di professione, ci pertegano e ci denigrano, additandoci come una massa uniforme di imbecilli.

I CICLISTI POSSONO ANDARE CONTROMANO?

In realtà, secondo il codice della strada, ci sono delle ‘rare’ occasioni in cui ai ciclisti, ovviamente a velocità ridotta e con la massima prudenza, è consentito andare contromano: in presenza di ciclabili, chiaramente, ma anche quando la strada è più stretta di 4.25m e il limite di velocità per le auto è di 30km/h. In quest’ultima situazione dovrebbe essere anche presente un cartello che avvisa gli automobilisti della presenza dei ciclisti, ma in alcuni casi è stata data ragione ai ciclisti in caso di incidente anche in assenza del cartello. Inutile dire quanto complicato sia rendersi conto, a occhio, se una strada è più o meno stretta di quattrometrieventicinque!

I CICLISTI POSSONO ATTRAVERSARE SULLE STRISCE SULLA BICICLETTA?

Per quanto riguarda le strisce pedonali, i ciclisti possono attraversarle senza scendere dalla bici quando il traffico non è intenso e in assenza di pedoni. L’assenza o presenza dei pedoni è un dato oggettivo, mentre ancora una volta c’è molta confusione su cosa voglia dire ‘traffico intenso’, soprattutto nei diversi contesti: chi vive a Milano centro avrà una percezione di ‘traffico intenso’ ben diversa di chi vive in un paese di settantaquattro anime.

I CICLISTI SONO SEMPRE OBBLIGATI A TENERE LA DESTRA?

Infine, per quanto riguarda l’obbligo di tenere la destra, posso portare come esempio il mio più recente litigio con non uno, ma ben due automobilisti, avvenuto pochissimi giorni fa.

Ero uscito di casa da poche centinaia di metri e stavo percorrendo una discesa che mi avrebbe portato ad uno stop, al quale avrei dovuto girare a sinistra. Siccome spesso le auto mi superano all’ultimo momento e poi girano a destra rischiando di abbattermi (succede soprattutto nelle rotonde, ma non è questo il caso), a circa 50 metri dallo stop mi sono spostato verso il centro della strada. Un’auto mi ha superato a tutta velocità, invadendo completamente l’altra corsia e ripiombandomi davanti tagliandomi ovviamente la strada. Andavo intorno ai 40km/h con limite 50, quindi l’automobilista era ben oltre il limite di velocità, ma soprattutto non aveva tenuto conto che il mio spazio di frenata era di gran lungo superiore al suo; ho dovuto infatti inchiodare per non andarle addosso.  

Mi sono arrabbiato. Lei non mi ha neppure degnato di uno sguardo ed è ripartita a tutto gas, ma ci ha pensato l’automobilista alle sue spalle a sporgersi dal finestrino come un cane accaldato per urlarmi che avrei dovuto mantenere la destra. Beh, sebbene il codice della strada dica che i veicoli non a motore siano obbligati a stare il più a destra possibile, specifica anche che in caso di necessità di segnalare una svolta imminente, un ciclista può guadagnare una posizione sulla carreggiata, spostandosi prudentemente, per facilitare la propria svolta in sicurezza. In soldoni, potevo fare la manovra che ho fatto.

Tre regole, tre falsi miti, tremila possibili interpretazioni. Passin passetto verso una vera condivisione rispettosa della strada che al momento appare ancora un miraggio. Tirando le somme, nonostante l’enorme confusione presente nel codice della strada e nelle menti di chi le occupa, l’unica cosa che pare funzionare è, per tutti, andare piano, come suggerisce qualcuno sulla salita della Valfresca, in dialetto comasco (vedi foto).

Pubblicato da papà Gianni

Cantastorie

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: