La prima volta fu nel 1994.
Giurammo ai nostri genitori che saremmo andati in oratorio e invece simulammo una tappa del Giro d’Italia andando e tornando da Argegno, con scontata vittoria finale di Gianni Bugno sul traguardo (una volta realmente disegnato per terra) di Villa D’Este.
Oggi, a distanza di 27 anni, da uomini maturi, mariti e padri, abbiamo detto a casa “Facciamo un giretto, ma torniamo presto!” .
Un ciclista è un bambino per sempre. E condividere la passione con un amico, aggiungendo ogni anno una storia da raccontare, è una gioia non descrivibile.