Una cosa che accomuna i ciclisti è il repentino e irrazionale passaggio tra il ‘chi me l’ha fatto fare’ e il ‘voglio farlo ancora’.
Una volta ho passato gli ultimi 5km del Passo Bernina a organizzare la vendita definitiva e irrevocabile della bicicletta su cui stavo pedalando. Avrei voluto essere in qualsiasi posto ma non lì, senza più energie, senza voglia di far fatica, con ancora 100km da percorrere per tornare a casa.
A Saint Moritz ero ancora più che convinto della mia decisione e ne ho parlato, davanti a una birra ghiacciata, con i miei soci che mi guardavano con un mezzo sorriso; scendendo il Maloja a velocità folle l’aria in faccia ha provocato i primi ripensamenti; il bagno rinvigorente nel lago di Novate Mezzola mi ha fatto rinsavire e durante i km di rientro stavo già condividendo le mie idee per il giro della domenica successiva, tra i sorrisi di scherno e le occhiate complici dei miei soci che mi conoscono bene.
Domenica sono andato con mia figlia Giulia (5 anni) a fare un giro in bicicletta. A quell’età non è ancora in grado di gestire le proprie forze a seconda del percorso. Del resto, perché dovrebbe? Io ci ho messo 30 anni a capire che non devo fare l’asino fin da subito e scattare su ogni cavalcavia. Buon sangue non mente.
Giretto di circa 10km tra strade e sentieri, con tappa in un parco, dove però, mentre io pascolavo su un prato, lei correva, giocava e pedalava a tutta velocità.
Abitando in cima a una collina, il ritorno è sempre problematico, e la mia piccola ciclista non ne aveva più, con tutta la salita da fare e una biciclettina con ruote da 14 pollici.
Qualcuno potrebbe eccepire che la colpa è mia, avrei dovuto prevederlo e organizzare qualcosa di più semplice. Niente di più vero.
Con diverse pause e molti, moltissimi lamenti, Giulia è riuscita a tornare a casa senza aiuti. Sull’ultima rampa, mentre diceva imbronciata che non sarebbe mai più risalita sulla bicicletta, ho rivisto me stesso sul Bernina. E quando, poche ore dopo, mi ha chiesto di andare a fare un altro giro, ho avuto la conferma: buon sangue non mente.